Signori i tempi sono duri, lo so ho fatto la scoperta dell'acqua calda, ma per dirla in pieno stile dei tretre (c'è il link per chi non si ricorda), che oramai sono scomparsi dalla tv, l'acqua è poca e a paper nun gallegg, ( per chi è di domodossola o giù di lì, l'acqua è poca e la papera (anatra) non galleggia), anche se più che acqua a me sembra materiale organico dal colore marrone con un'odore putrido, immaginate un pò cosa può essere. Ora vi state chiedendo che vuole questo con questo post, noi già stiamo per i fatti nostri, con i nostri problemi, con le figure di merda che facciamo un pò in tutto il mondo, grazie ai nostri politici, con i nostri soldi che non bastano mai, beh avete ragione se le cose sono dure immaginate come possono essere per un copywriter nel profondo sud della provincia Napoletana?
Un'anno fà con 2 amici abbiamo iniziato ad abbozzare un'agenzia di pubblicità dedicandoci anima e corpo a questa attività e piano piano le cose iniziano a girare e col tempo penso che possano migliorare, Questo post non è scritto per lamentarmi o per fare auto-promozione mia e dell'agenzia, non userei mai un mio mezzo di comunicazione, anche se gentilmente ospitato da blogspot, per affari personali non è miil mio stile.
Scrivo questo post solo per parlarvi delle cose che un copy deve subire qui da noi, niente pene fisiche o torture, state tranquilli, visto che è una figura professionale completamente sconosciuta e non solo dai clienti o potenziali tali, ma soprattutto da sedicenti addetti ai lavori che si spacciano per pubblicitari ma che alla fine sono solo persone che hanno una stampante digitale e una rilegatrice o hanno in rettangolo di lamiera ancorato a terra con dei pali di ferro, però si definiscono pubblicitari o meglio fanno pubblicità, e forse sono loro i veri pubblicitari.
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